Borsite Trocanterica

Borsite trocanterica

La borsite trocanterica, comunemente nota come “borsite dell’anca”, consiste nell’infiammazione di una struttura anatomica a forma di piccolo sacchetto, morbido e contenente un liquido (borsa) che ricopre il trocantere, ovvero la protuberanza ossea posizionata nella parte superiore laterale del femore.

La borsa ha la funzione fondamentale di attutire gli attriti tra le superfici articolari e i tessuti molli che le circondano, rendendo i movimenti più fluidi e riducendo l’usura e l’irritazione dei tendini e dei legamenti posizionati vicino alle parti ossee.

Questa patologia colpisce soprattutto le persone di mezza età, gli anziani, in gran parte le donne (hanno un bacino più largo rispetto agli uomini e questo porta i tendini ad essere più in tensione) sportivi, runner, sciatori e persone con evidenti squilibri fisici, tipo l’arto più corto dell’altro.

La borsite trocanterica è scatenata dall’azione meccanica dei muscoli o tendini che sfregano sulla borsa o la spingono contro il femore, per un’errata postura, causando un dolore debole o intenso, continuo e talvolta limitato a certe situazioni che aumenta o diminuisce a seconda della postura e del movimento.
È un dolore localizzato che percorre tutta la coscia esterna e può continuare fino al ginocchio, l’intensità del dolore aumenta con la deambulazione, nella posizione seduta e durante il sonno quando si dorme a lungo sul fianco interessato.

Le cause associate alla borsite trocanterica possono essere:

_ Traumi muscolari e/o ossei
_ Sollecitazione posturale inappropriata dell’articolazione dell’anca
_ Scoliosi, artrosi, disallineamenti vertebrali
_ Leggera differenza di lunghezza delle gambe
_ Presenza di artrite reumatoide
_ Obesità, sovrappeso
_ Presenza di osteofiti
_ Deposito di calcio a livello dei tendini dell’articolazione dell’anca
_ Stare in piedi a lungo
_ Movimenti ripetuti o sovraccarico dell’articolazione dell’anca
_ Stile di vita eccessivamente sedentario
_ Microtraumi

L’approccio conservativo osteopatico, mira a riequilibrare e liberare tutte quelle strutture corporee in disfunzione che possono favorire la borsite.
Attraverso  l’osteopatia è possibile, nella maggior parte dei casi, risalire alla causa a monte del problema e ripristinare la fisiologica funzione portando una significativa regressione del dolore e, in prospettiva, salvaguardare l’articolazione da fenomeni degenerativi su base meccanica.

 

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Dott. Antonio Folino
Osteopata - Posturologo

Via Labriola, 16
San Giuliano Milanese (Mi)

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